Gli Egizi dei tempi più remoti conoscevano poco la rosa, che chiamavano ”il fiore del silenzio” e che giungeva dai paesi dell’Oriente, soprattutto dalla Cina e dalla Persia. Fu in Europa che la rosa acquistò un significato simbolico simile a quello del loto per gli Indiani. Ma non la rosa lussureggiante, ricca, rifiorente che noi conosciamo: in origine pare che esistesse solo la rosa canina, quella a cinque petali che cresce spontanea nei cespugli spinosi. Furono i Cinesi a produrre la prima centifolia, ma ancora nel I secolo d. C. Plinio il Vecchio ne cita appena una dozzina di varietà, che fiorivano una sola volta all’anno.
I Greci, e più ancora i Romani, avevano una vera passione per le viole e le rose, che però non usavano recidere e conservare nei vasi; ne facevano ghirlande, ma soprattutto inondavano di petali le sale dei banchetti, le alcove, le case.
Le varietà di rose aumentarono solo al tempo delle Crociate, quando alcuni guerrieri riportarono dalle terre contese agli infedeli nuovi esemplari, originari da Shiraz, in Persia, appunto la ”città delle rose”.
E fu allora che la rosa divenne il fiore più importante della nostra civiltà. Gli uomini tornarono a riconoscere in un fiore il simbolo della vita, anzi, il segno dell’Incarnazione: identificarono la rosa con la madre, con la Grande Madre di tutta l’umanità, Maria Vergine. Rosa divenne uguale a Donna: che redime, che salva, che, finalmente in pace con Dio, dona continuità alla vita.
Nel loro anelito di perfezione, filosofi e alchimisti concepirono il sogno della rosa a quattro petali: le punte coinciderebbero con le estremità di un quadrato, ciò che risolverebbe l’arduo problema della quadratura del cerchio. Dante invece preferiva la rosa a sette petali, posta nell’Empireo, ”il ciel che tutti gli altri avanza”, come simbolo di perfezione: la Trinità più i quattro bracci della Croce.
Intanto gli architetti innalzavano a Dio montagne di pietra ricoperte di fiori scolpiti: le cattedrali di Chartres e di Orvieto, con i loro rosoni sulla fronte, sono momenti di un cammino di ricerca, testimoni di una fede che trae la sua forza dalla Madre senza peccato: Rosa Mystica.
E a proposito di Madre, il 14 Maggio si festeggia La Festa della Mamma. Vi proponiamo alcune Idee Regalo.
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gillo in ceralacca. Un pensiero delicato e unico.
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