Come fare perché i fiori durino a lungo? L’idea di conservare nel tempo ciò che è bello, ciò che amiamo e che ci dà gioia è un sogno da sempre vanamente inseguito.
‘’ Quant’è bella giovinezza, che si fugge tuttavia..’’
Misteriose alchimie, filtri magici, segreti patti con forze demoniache: che cosa non ha escogitato l’uomo per raggiungere l’impossibile meta? Ma la giovinezza gli sfugge ora come in passato, e così la forza, la bellezza, la freschezza.
Sicuramente i fiori non sarebbero così apprezzati, se potessimo farli durare a nostro piacimento. Ma essi sono come l’uomo, e al momento della nascita hanno già fissato il loro tempo biologico: come per l’uomo, non esiste forza la mondo che possa allungare il tempo che la natura ha stabilito. Però possiamo fare in modo che il fiore viva tutto il suo ciclo, senza abbreviarlo prima del tempo che gli è destinato.
Anzitutto, i fiori andrebbero colti nelle ore più fresche del giorno, al mattino presto o alla sera, quando sono più ricchi d’umidità, e nel trasposto dalla pianta al vaso dovrebbero essere conservati nell’acqua.
In una situazione di temperatura e umidità ottimali, condizione essenziale per la vitalità dei fiori è la pulizia dell’acqua.
Prima di disporli nel vaso, bisogna ripulire i gambi togliendo tutte le foglie, per evitare la putrefazione.
Nel caso di crisantemi, oltre a contaminare l’acqua, emanerebbero un odore così sgradevole da giustificare il pregiudizio che li vuole lontani dalle nostre abitazioni.
L’acqua va cambiata tutti i giorni; se la composizione elaborata non permette spostamenti, ci sono in commercio che mantengono l’acqua pulita senza doverla mutare.
Va bene anche la comune aspirina, come un pezzetto di carbon fossile; una zolletta di zucchero, invece si dice dia forza e nutrimento.
Nel caso di piante a gambo lattiginoso come la Stella di Natale o la mimosa, bisognerebbe passare su di una fiammella lo stelo reciso, per evitare la fuoriuscita del lattice, che è la loro linfa vitale.
Il taglio del gambo va sempre fatto diagonalmente, a metà fra due internodi, quando lo stelo è nodoso, e preferibilmente con un coltello affilato; gli steli semilegnosi invece vanno spezzati con le mani; quelli vuoti, come le calle, vanno recisi sott’acqua per evitare che assorbano bolle d’aria; nel caso delle bulbose, come tulipani e narcisi, bisogna eliminare la parte bianca alla base.
Se le rose ripiegano il capo quando avete appena finito di sistemarle nel vaso, potete tentare di rianimarle immergendo il gambo nell’acqua bollente: di solito funziona; e lo shock le fa riavere ( ma va tagliata la parte del gambo ustionata).
Trattamento salutare per la maggior parte dei fiori, è l’immersione totale nell’acqua durante la notte.
Sconsigliabile invece mettere i vasi all’aperto quando la stagione è troppo fredda: i fiori sono molto sensibili alle variazioni di temperatura e soffrono dei bruschi cambiamenti.
Acqua pulita, dunque, taglio appropriato, ambiente adatto … è giusto riservare ai fiori ogni cura.
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